Alla mostra Fragili tesori dei principi. Le vie della porcellana tra Vienna e Firenze sono esposte oltre alle porcellane, anche dipinti, sculture, cere, avori, e oggetti in pietre dure per mettere in evidenza la passione per l’esotismo e l’interesse scientifico e naturalistico caratteristici del gusto settecentesco, espresso dal Granducato Lorenese in generale e dalle manifatture Ginori in particolare.
La Mineralogia presta la tabacchiera in malachite appartenente alla collezione di pietre lavorate. Ѐ costituita da formelle con montatura e cerniere in oro con l’incisione Chevalier orf.vre du Roy Madrid. Probabilmente la tabacchiera è un dono per le nozze fra Maria Luisa e Pietro Leopoldo nel 1765.
La Botanica partecipa con 3 modelli di piante in cera della prima metà del XIX secolo. Il motivo della scelta di questi tre oggetti risiede ovviamente nel fatto che i modelli sono alloggiati nei finissimi vasi in porcellana. Vasi che rispecchiano meravigliosamente il gusto raffinato della corte Lorenese e della dirigenza del Museo di Fisica e Storia Naturale che li ordinarono tra XVIII e XIX secolo alla manifattura Ginori, per ospitare i modelli. Questi ultimi, una volta collocati nei vasi, venivano corredati del loro nome scientifico, elegantemente scritto sul cartiglio bianco in campo verde, vera e propria simbiosi tra bellezza e veridicità scientifica che caratterizza tutta la collezione in cera.
Fragili tesori dei principi. Le vie della porcellana tra Vienna e Firenze
A cura di Rita Balleri, Andreina d'Agliano, Claudia Lehner-Jobs
Palazzo Pitti - Sala del Fiorino | Firenze
13 novembre 2018 - 10 marzo 2019